Piemonte, entro giugno saranno aperti gli ambulatori veterinari sociali

ambulatori veterinari sociali
Piemonte, entro giugno 2023 ambulatori veterinari sociali

Verso la mutua per gli animali? Forse. Per il momento si apprende che in Piemonte saranno aperti gli ambulatori veterinari sociali. Saranno sei, per quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono le Asl TO3 e TO4. Queste strutture -si apprende da una nota della Regione-  garantiranno prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. Ogni area avrà una Asl capofila che gestirà il progetto. Gli ambulatori serviranno le 260.000 persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione, garantiranno le prestazioni di base e saranno operativi entro il 30 giugno 2023.

L’iniziativa è dell’Assessore regionale con delega, prima in Italia, al benessere animale Chiara Caucino. “Si tratta di un provvedimento sul quale ho lavorato mesi e per giungere al quale, ovviamente, ho avuto interlocuzioni con l’ordine dei veterinari e con le Asl. Si sta rivalutando e individuando “una strutturazione metodologica e impieghi terapeutici mirati a specifiche psicopatologie”. Inoltre la situazione dopo la pandemia, di profonda crisi economica, ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione”.

“Gli obiettivi di questa misura – prosegue Caucino – sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia al proprio animale ed evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà. Con questa iniziativa perseguiremo quindi due finalità: riqualificare gli ambulatori che verranno individuati con tutte le infrastrutture necessarie e garantire il servizio.”

Caucino non parla ovviamente ancora di “mutua per gli animali”, ma conferma che “la Regione Piemonte si fa pioniera di un percorso che va in quella direzione. Diciamo che possiamo considerarlo il primo, importante, passo”.