La Doppia Spesa che Fa Bene al Cuore è l’iniziativa in programma il 5 e 6 aprile nei punti di vendita a insegna Iper La grande i e Unes, catene che fanno capo al Gruppo Finiper Canova ed entrambe operative nell’area nord del Paese. Si tratta di un’attività solidale di raccolta alimentare a sostegno di Balzoo (Banco Italiano Zoologico Aps) e a supporto degli animali domestici in difficoltà. Questo progetto rientra in un più ampio programma che il Gruppo sta portando avanti per promuovere un maggior senso di consapevolezza nell’ambito della responsabilità sociale coinvolgendo la clientela.
“Con questo gesto di generosità condivisa, Iper La grande i e Unes si impegnano a fare la differenza nelle vite di animali e famiglie in difficoltà, dimostrando che l’unione delle forze nel settore della grande distribuzione può avere un impatto significativo sulla comunità e sul benessere degli animali” dichiara Michela Riva, responsabile Esg di Finiper Canova Group.
La raccolta alimentare
Sostenuta per la prima volta da Unes, l’iniziativa è rinnovata per il secondo anno consecutivo da Iper La grande i che nel 2023 ha raggiunto un raccolto totale di 11.418 kg (6.893 kg di cibo per cani e 4.525 kg di cibo per gatti), riscontrando come miglior punto vendita Gadesco – Pieve Delmona (CR) con un totale raccolto di 1.357 kg. Nei due giorni in cui si svolgerà la raccolta, i clienti che faranno la spesa negli store aderenti potranno donare generi alimentari e prodotti essenziali per gli animali che vivono in situazioni sfavorevoli. Tutti gli alimenti e i prodotti donati dalla clientela verranno raccolti dai volontari dell’associazione animalista Balzoo e distribuiti sul territorio nazionale.
“Questa ulteriore collaborazione è un importante tassello per permettere ai nostri volontari di raccogliere cibo da distribuire e per sensibilizzare i consumatori verso questo importante problema che colpisce milioni di persone in Italia -spiega Luigi Griffini, presidente nazionale di Balzoo-Banco Italiano Zoologico Aps-. Potremo aiutare molte altre famiglie in difficoltà e i tutor di colonie feline che sfamano ogni giorno migliaia di gatti senza l’aiuto delle istituzioni”.