Le ricerche dei consumatori italiani su Amazon nel terzo trimestre del 2022 hanno mostrato una crescita del +32% nel segmento “offerte” (cioè quei termini di ricerca che al loro interno contengono un riferimento specifico alle parole “offerta/offerte”), raggiungendo il +39% nel mese di Ottobre, il che potrebbe indicare un tentativo da parte degli acquirenti di far fronte alla crescente inflazione che sta causando una notevole riduzione del potere di acquisto degli italiani.
A fornire questi dati è Witailer tech company italiana e PMI innovativa che aiuta i brand ad aumentare le performance online su Amazon e altri marketplace, che ha studiato l’andamento delle ricerche effettuate su Amazon nel terzo trimestre del 2022 e la variazione dei prezzi a causa dell’inflazione, individuando anche i trend di ricerca in atto. All’interno dell’analisi è stato considerato un pool di circa 10.000 prodotti tra i più venduti per macrocategoria, e di questi sono stati selezionati solo ed esclusivamente quelli disponibili nel corso dell’intero periodo considerato.
Ma come evolvono i prezzi rispetto all’inflazione?
In generale si è osservato che l’aumento del prezzo per prodotto è disomogeneo tra le differenti macro categorie in analisi. Nello specifico, per quanto concerne le sottocategorie “accessori per cani e per gatti”, monitorate in “Prodotti per animali domestici”, hanno registrato un incremento di prezzo rispettivamente del +6% e +7%.
Inoltre, le ricerche legate al cibo per cani e gatti in offerta sono cresciute del +90% rispetto allo scorso anno, a riprova dell’aumento percepito da parte del consumatore italiano per questa tipologia di beni. È fondamentale precisare però che non esiste necessariamente una correlazione diretta tra le ricerche contenenti la parola “offerta” e i prodotti effettivamente venduti in riduzione di prezzo: infatti, molto spesso Amazon non mostra necessariamente prodotti in offerta quando ricercati, ma più in generale formati convenienza.
Al netto dei dati complessivi restituiti dallo studio, si evidenzia come gli utenti si fidino di Amazon in termini di marketplace in cui ricercare la convenienza, anche per categorie di prodotto per cui, in condizioni normali, non risulterebbe essere il canale di riferimento.