Quando il pet ci lascia: un progetto di ricerca invita a raccontare la propria esperienza

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Quando il pet ci lascia: un progetto di ricerca invita a raccontare la propria esperienza

Gli animali d’affezione sono protagonisti quotidiani delle vite di molte persone. La relazione che si instaura è spesso fondamentale, contraddistinta da intensi sentimenti di affetto, cura, amore, gioia. Ma, si sa, il dolore, che è il costo da pagare quando si ama, risulta tanto più elevato quanto più la salute del pet è messa a repentaglio da patologie e decisioni legate al fine-vita.

Il lutto per la morte del proprio animale da compagnia può quindi essere un momento estremamente doloroso, da elaborare allo stesso modo in cui si affronta la perdita di un essere umano con cui si è sviluppato l’attaccamento. Purtroppo, però, del dolore per le sofferenze dell’animale e del lutto dopo la sua dipartita non si parla e non ci sono luoghi in cui condividere questa esperienza che non è ancora riconosciuta come invece lo è all’estero. Anche i bambini soffrono e anche di questo si parla ancora meno negli ambienti dedicati (realtà scolastiche, parascolastiche, associazioni, gruppi).

La psicologa clinica Ines Testoni, direttrice del Master in Death Studies & The End of Life all’Università di Padova, fra le cento scienziate più importanti d’Italia, studia questi argomenti e, insieme alla giornalista Irene Giurovich, lancia una call su tutto il territorio finalizzata al progetto di ricerca nazionale dal titolo “Affrontare la malattia e la perdita dell’animale d’affezione: esperienze, vissuti e sfide tra genitori e figli”.

La call è rivolta a tutti coloro che abbiano amato un animale e affrontato la sua morte da soli, insieme ai figli o a una parte della famiglia, oppure anche decidendo di mantenere lontani i figli. La differenza tra questi atteggiamenti è estremamente significativa. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere come i genitori ed i figli hanno gestito questo lutto dalla malattia fino all’ultimo addio. Chiunque sia disponibile a portare il proprio contributo a questa ricerca, può scrivere al seguente indirizzo: familypetgrief@gmail.com

Si verrà contattati tramite email per un appuntamento in cui verrà realizzata un’intervista narrativa.