11 piante tossiche per cani e gatti
È sempre opportuno sensibilizzare i pet owner affinché tengano ben presente che non sempre le piante sono innocue. Tra le piante domestiche velenose più pericolose ci sono i gigli (specialmente Lilium ed Hemerocallis), che sono causa di insufficienza renale acuta nei gatti. riguardo questa pianta, sono tossici anche il polline o l’acqua del vaso, che qualche pet assetato potrebbe pensare di bere. Anche le palme da sago (dell’Ordine Cycadacae) sono pericolose, e i loro semi sono particolarmente tossici. Contengono cicasina, che è il principale agente tossico attivo: nei cani provoca grave insufficienza epatica e disturbi neurologici. I segni clinici comprendono vomito, diarrea, letargia, inappetenza, accumulo anomalo di liquidi nell’addome, dolore addominale, ittero e feci nere.
Pothos, giglio della pace e filodendro contengono cristalli di ossalato di calcio insolubili e sono tossici per i pets. Tuttavia, i disturbi si limitano solitamente a dolore alla bocca e disturbi gastrointestinali. Occasionalmente possono risultare irritanti per gli occhi. Disturbi gastrointestinali sono anche la conseguenza dell’ingerimento di azalea. Tuttavia, quantitativi maggiori della pianta possono dare anomalie della frequenza e del ritmo cardiaco e disturbi neurologici.
Anche l’aloe (ebbene sì in barba alle sue rinomate proprietà cicatrizzanti) può risultare tossica per cani e gatti. La sua linfa, infatti, può provocare diarrea e vomito intensi, di solito sono assenti segni più gravi.
Bisogna prestare molta attenzione anche all’osta, pianta ornamentale che contiene saponina: essa può infatti provocare vomito, inappetenza e diarrea. Infine, tulipani e narcisi: l’ingestione dei loro bulbi, infatti, provoca nei pets variazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, e della pressione sanguigna. Se vengono ingerite altre parti della pianta, i segni sono generalmente limitati a disturbi di stomaco.