Piante domestiche velenose per i pet: non c’è solo l’invernale Stella di Natale

Piante domestiche velenose
Piante domestiche velenose
Negli ultimi anni è stata massiccia la campagna di informazione che ha messo in guardia i proprietari dei pet circa la pericolosità della Stella di Natale, la nota pianta decorativa che nel periodo invernale è ampiamente diffusa negli appartamenti. Ma non si tratta dell’unica pianta tossica per gli animali domestici. Altre piante, peraltro all’apparenza innocue, possono dare problemi di avvelenamento in cani gatti con disturbi di vario tipo e di diversa intensità. A questo proposito, Pet Poison Helpline (un servizio di emergenza operativo negli Usa) ha stilato un elenco dettagliato delle piante domestiche velenose più comuni presenti nelle abitazioni, sulla base delle chiamate di soccorso ricevute: tra queste piante compaiono anche l’aloe, i gigli e il pothos.

11 piante tossiche per cani e gatti

È sempre opportuno sensibilizzare i pet owner affinché tengano ben presente che non sempre le piante sono innocue. Tra le piante domestiche velenose più pericolose ci sono i gigli (specialmente Lilium ed Hemerocallis), che sono causa di insufficienza renale acuta nei gatti. riguardo questa pianta, sono tossici anche il polline o l’acqua del vaso, che qualche pet assetato potrebbe pensare di bere. Anche le palme da sago (dell’Ordine Cycadacae) sono pericolose, e i loro semi sono particolarmente tossici. Contengono cicasina, che è il principale agente tossico attivo: nei cani provoca grave insufficienza epatica e disturbi neurologici. I segni clinici comprendono vomito, diarrea, letargia, inappetenza, accumulo anomalo di liquidi nell’addome, dolore addominale, ittero e feci nere.
Pothos, giglio della pace e filodendro contengono cristalli di ossalato di calcio insolubili e sono tossici per i pets. Tuttavia, i disturbi si limitano solitamente a dolore alla bocca e disturbi gastrointestinali. Occasionalmente possono risultare irritanti per gli occhi. Disturbi gastrointestinali sono anche la conseguenza dell’ingerimento di azalea. Tuttavia, quantitativi maggiori della pianta possono dare anomalie della frequenza e del ritmo cardiaco e disturbi neurologici.
Anche l’aloe (ebbene sì in barba alle sue rinomate proprietà cicatrizzanti) può risultare tossica per cani e gatti. La sua linfa, infatti, può provocare diarrea e vomito intensi, di solito sono assenti segni più gravi.
Bisogna prestare molta attenzione anche all’osta, pianta ornamentale che contiene saponina: essa può infatti provocare vomito, inappetenza e diarrea. Infine, tulipani e narcisi: l’ingestione dei loro bulbi, infatti, provoca nei pets variazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, e della pressione sanguigna. Se vengono ingerite altre parti della pianta, i segni sono generalmente limitati a disturbi di stomaco.