Animali e linguaggio: sei sbronzo? Hai un gatto!

Animali e linguaggio

Gli animali, tutti o quasi, fanno capolino anche tra le parole che ci scambiamo per comunicare. Entrano nei modi di dire, per comunicare emozioni o trasmettere immagini in maniera efficace e immediata. Babbel, che si occupa di insegnare le lingue, in occasione del 4 ottobre, giornata mondiale degli animali, ha realizzato una guida per comprendere le espressioni idiomatiche che legano animali e linguaggio, a cavallo tra le diverse lingue parlate nel mondo.

I modi di dire – Animali e linguaggio

“Avere un gatto”, in tedesco einen Kater haben, significa avere i postumi della sbornia. Non proprio lusinghiero per l’immagine dei mici. L’dea alla base della guida di Babbel è offrire a chi studia le lingue un rapido manuale di modi di dire che fanno la differenza nella comunicazione, aggiungendo maggiore espressività alle poche frasi che si imparano all’inizio. Ecco qualche esempio.

In tedesco…
Jemandem ein Kuckucksei ins Nest legen – Mettere un uovo di cuculo nel nido di qualcun altro. Il cuculo ha l’abitudine di mettere le proprie uova nel nido di qualcun altro, per farsele covare. L’espressione è un avvertimento per una possibile fregatura.
Aus einer Mücke einen Elefanten machen – Fare di una mosca un elefante. Significa ingigantire un problema più del necessario.

In spagnolo…
Mosca muerta – Indica l’ipocrita o la persona bifronte, che nasconde le cattive intenzioni sotto un’aura di gentilezza.
Ser como cocodrilo en fábrica de carteras – Essere un coccodrillo in una fabbrica di portafogli. Tipico dello spagnolo portoricano, indica uno stato di agitazione e preoccupazione legittimato dalle circostanze.
Aquí hay gato ecerrado – Qui c’è un gatto rinchiuso, in spagnolo significa che c’è una ragione nascosta, o segreta, per qualcosa che sta accadendo. Un analogo italiano potrebbe essere “qui gatta ci cova”. Sempre di gatti si parla.
Una raya más al tigre o una mancha más al tigre – Una striscia in più per la tigre: significa un qualcosa di ininfluente.

In inglese…
The world is our oyster – Il mondo è la tua ostrica. Un messaggio ottimistico che ivita a impegnarsi per aprire l’ostrica, sapendo che quello che si troverà, la perla, vale lo sforzo.
Get you ducks in a row – Disporre i propri anatroccoli in fila indiana. Racconta il momento in cui ci si organizza per svolgere un determinato compito.
Wild goose chase – Inseguimento o caccia di oche selvatiche: significa inseguire qualcosa di molto difficile da raggiungere.
Dog eat dog – Cane mangia cane, descrive una competizione agguerrita, in cui i contendenti sono disposti a tutto. Vale nei contesti scolastici o lavorativi, per esempio.
Like a bull in a china shop – Come un toro in un negozio di cristalleria. Da noi si direbbe un elefante. In ogni caso, guai per i cristalli. Si parla di persone goffe, fuori luogo.

In francese…
Vendre la peau de l’ours avant de l’avoir tué Vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso: corrisponde all’italiano “non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco”. Un’espressione che oggi verrebbe considerata poco rispettosa verso il mondo animale.

Descrivere un gruppo di persone

Gli animali entrano nel linguaggio anche quando si tratta di dare una certa connotazione a un gruppo di persone che agisce o appare in un modo ben determinato. Qualche esempio dall’inglese:

Pride of lions – orgoglio da leoni, come leoni nella savana, fieri e orgogliosi.
Flamboyance of flamingos – Tripudio di fenicotteri: più di uno storno, qui c’è tanto rosa e il gruppo è particolarmente appariscente.
Parliament of owls – Gufi in parlamento. Saggi e riflessivi, così appaiono questi animali, tanto da somigliare a dei politici, almeno a quelli inglesi.
A mess of iguanas – Un caos di iguane. La descrizione si riferisce a come le iguane si aggregano nel loro habitat; ammassate e difficili da distinguere l’una dall’altra.
A mob of kangaroos – Un’orda di canguri. Questi animali non sono molto ordinati nei loro spostamenti in gruppo, quando sono minacciati. Di conseguenza non sono mandria e non sono branco, ma mob, orda.

Babbel si occupa anche di comunicazione animale, per questo ha creato un podcast dedicato, Talking to Animals, che descrive la comunicazione tra gli animali.