Le 8 aziende leader nel pet food in Italia

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In Italia, cani e gatti non riempiono solo divani e pagine social, ma rappresentano anche una quota crescente della spesa delle famiglie. Nel 2024, il settore dell’alimentazione per animali da compagnia ha raggiunto 3,125 miliardi di euro di vendite, registrando un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente e 666.504 tonnellate di prodotti acquistati. Un comparto in espansione, anche quando altri settori del largo consumo rallentano, a dimostrazione dell’attenzione costante verso gli animali domestici.

Negli ultimi tre anni, il mercato ha segnato un tasso medio di crescita del 9,8% a valore, superiore a quello del largo consumo complessivo, cresciuto solo del 2,1% a valore e dell’1,6% a volume. Lo rileva il Rapporto Assalco – Zoomark 2025, basato sui dati di Circana, società internazionale specializzata nell’analisi dei consumi e dei comportamenti d’acquisto, che mostra un settore solido e in sviluppo, guidato da nuove abitudini di spesa e da un legame sempre più stretto tra famiglie e animali domestici.

I giganti del pet food italiano

Chi sono i principali protagonisti del pet food in Italia? La classifica 2024 di Petfood Industry mette in luce i ricavi dei maggiori player. Sul podio troviamo Monge con 500 milioni di dollari, seguita da Farmina Pet Foods (440 milioni) e Morando (239 milioni). Completano la top eight Almo Nature (130,4 milioni), Landini Giuntini (94 milioni, parte del gruppo Partner In Pet Food), Dorado (73 milioni), SANYpet (28,86 milioni) e Valpet (9,46 milioni).

L’Italia non è solo un mercato di consumo: osservando il ranking mondiale, Monge è 26°, Farmina 28°, Morando 40°, Almo Nature 58°, Dorado 74° e SANYpet 101°. Queste aziende riforniscono sia la grande distribuzione sia i canali specializzati, offrendo prodotti che spaziano dal premium alle linee più diffuse e influenzando gusti, assortimenti e strategie del settore.

Chi muove davvero il mercato

In Italia ci sono 65 milioni di animali da compagnia: 28,1 milioni di pesci, 12,7 milioni di uccelli, 11,9 milioni di gatti, 9 milioni di cani e 3,2 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. I gatti superano i cani di 2,9 milioni, orientando una parte crescente della spesa verso prodotti felini, centrali nelle strategie dei produttori e della distribuzione, dai supermercati ai petshop specializzati.

Cosa guida i consumi nel pet food

pet foodL’alimentazione per animali domestici vale 3,125 miliardi di euro, con una quota maggiore destinata ai gatti (56,3%) rispetto ai cani (43,7%). I felini trainano soprattutto l’umido (35% del valore complessivo), il secco (18%) e gli snack (3,3%), mentre nei cani il secco pesa 22,4%, l’umido 14,2% e gli snack 7,1%.

Negli ultimi dodici mesi, le vendite per gatti sono cresciute del 5,0%, quelle per cani del 2,1%, e gli snack felini hanno registrato un incremento del 10,2%. L’evoluzione delle abitudini riflette la crescente ricerca di prodotti più umidi, vari e personalizzati, incentrati sul benessere degli animali e sulla praticità quotidiana.

Accessori e piccoli animali

Il mercato del pet care comprende anche accessori, con un valore complessivo di 83,7 milioni di euro, in calo del 2,6% a valore. La maggior parte riguarda prodotti per l’igiene (56,6%), seguiti da altri accessori (17,5%), masticativi (14,7%), giochi (7,2%) e antiparassitari (4,1%). La lettiera per gatti continua a crescere, raggiungendo 102,5 milioni di euro nella grande distribuzione (+2,5% rispetto al 2023).

I piccoli animali da compagnia rappresentano invece un segmento più debole, con 13,4 milioni di euro di fatturato e una flessione del 3,9%. A dominare sono uccelli (46,1%) e roditori (33,4%), mentre pesci e tartarughe registrano le difficoltà maggiori.

Differenze geografiche

Il Nord Italia concentra il 47% delle vendite totali, con Nord-Ovest in crescita dell’1,2% e Nord-Est del 2,5%. Centro e Sardegna valgono il 27,6%, il Sud il 25,3%. Nella grande distribuzione, le vendite al Sud crescono del 3,1%, mentre nel resto del Paese i volumi diminuiscono (-1,3%). Nei negozi specializzati, tutte le macro-aree aumentano a valore, ma il Nord perde terreno nei volumi, soprattutto nel Nord-Ovest (-9,2%), mentre Centro e Sud registrano aumenti rispettivamente del 5,1% e 2,8%.

Il ruolo dell’e-commerce

Lo shopping online per animali cresce rapidamente, raggiungendo 451 milioni di euro nel 2024 (+8,2% rispetto al 2023), trainato soprattutto dai gatti (umido +13%, secco +9%). Negli ultimi tre anni, il canale digitale ha registrato una crescita media annua del 16%.

In Italia sono attivi 174 siti dedicati al pet food, con la top 10 dominata per l’80% da aziende italiane. Il profilo dei consumatori mostra che il 62% delle ricerche online proviene da donne, con la Lombardia al primo posto (33%), seguita da Lazio (16%) ed Emilia-Romagna (7%). L’e-commerce completa l’offerta dei negozi fisici, risultando comodo soprattutto per prodotti più pesanti come lettiere, mentre cibo e accessori restano spesso scelti direttamente sugli scaffali.