A chiusura anno 2022, nel mercato online del Pet Food si nota come sia Zooplus a far la parte del leader e catturare la maggior parte degli acquisti dei consumatori, con una quota di mercato a valore parI al 54,9%, in crescita di 3,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. A spartirsi il resto del mercato sono numerosi player, con Amazon che ottiene la medaglia d’argento con il 19,8% di quota (in calo di oltre 4 punti) e Arcaplanet al terzo posto (8,9% di quota, in crescita di 1,8 punti percentuali). Interessante il quinto posto di Esselunga, primo tra i Brick e Mortal fisici e appena più avanti di Bauzaar.
Sempre andando a guardare il totale mercato, vediamo come le vendite marketplace (Amazon 3P, Ebay) rappresentino solo il 10% del totale mercato, un dato che testimonia la forza del business model retail nella categoria. Andando ad aggregare i vari player per tipologia, troviamo come la voce grossa sia ovviamente fatta dai Pet Specialist, con il 72% delle vendite a valore. Seguono i pure player generalisti con il 21%, mentre i Brick & Mortar operanti online catturano solo il 6%.
Suddivisione delle vendite
Ma come sono suddivise le vendite di questo mondo? Al primo posto troviamo il cibo per cani, che rappresenta il 53,5% delle vendite online del totale pet food. A seguire con una quota vicina troviamo invece il cibo per gatti (42,9%). La piccola parte di mercato rimanente va al cibo per uccelli (1,6%), per pesci (0,6%) e per altri animali in generale (1,5%).
Tornando a considerare il mercato complessivo e focalizzandoci sulla quota dei singoli brand, è Royal Canin ad imporsi come primo brand online (15% di quota). A seguire Hills (5%), Felix e Gourmet di Purina (9% in due) e Trainer e Monge con un 4% di quota a testa.
Così le regioni
Se si vuole invece splittare il mercato per incidenza delle singole regioni, troviamo la Lombardia al primo posto, che capitalizza il 21% delle vendite di Pet Food in Italia. A seguire il Piemonte ed il Veneto col 10,4% a testa. Sono alcune delle regioni al Sud invece le più interessanti da menzionare, con una Campania all’ottavo posto che incide per il 4,9% complessivo ed un 4,4% della Sicilia che si posiziona subito dietro, entrambe con quota in crescita.
Andando a vedere delle metriche più consumer – negli anni 2021 e 2022 – vediamo come gli appartenenti alla generazione X (nati fra il 1960 ed il 1979) siano quelli che hanno fatto più acquisti nel 2021, con 3,7 atti d’acquisto online medi nella categoria del Pet Food. Nel 2022, invece, tutte le fasce d’età diminuiscono i loro atti d’acquisto a differenza dei Baby Boomers (nati prima del 1959) che balzano in testa a 3,9 atti annui.
Spending generazionale
Il minor numero di atti d’acquisto non implica un minore spending: tutte le fasce d’età hanno aumentato la propria spesa complessiva media annua. Ancora una volta però lo scettro passa dalla Gen X (che aumenta il proprio spending da 125,90 € a 138,10 € in un anno) alla generazione dei Baby Boomers (che da 107,50 € vanno a 157,50 €). Lo scontrino medio, invece, aumenta per tutte le fasce d’età, con i baby boomers che in entrambi gli anni registrano il valore più elevato (34,60 € 2021; 40,30 € 2022). Fanalino di coda la generazione Z con 33,60 € nel 2022.
Se guardiamo adesso le stesse metriche ma splittate per genere, i risultati evidenziano una propensione maggiore per questa categoria online delle donne rispetto agli uomini; la frequenza d’acquisto è di 3,8 atti per le donne contro i 3,1 degli uomini nel 2022. La spesa media per customer nel pet food ha un divario simile: nel 2022 le donne in media hanno speso 140,70 € (in aumento di 10 € rispetto all’anno precedente), mentre gli uomini 122,40 € (in aumento di 15 €).
Gli scontrini medi presentano invece un cambio di rotta: per gli uomini è più alto -39,20 €- mentre per le donne si assesta a 37 €.
Un tool per l’online
FoxIntelligence By NielsenIQ è un tool che analizza il mercato online nella sua totalità grazie ad un panel di ricevute digitali di centinaia di migliaia di consumatori che permettono di avere una panoramica completa su tutte le categorie merceologiche e la possibilità di misurare le performance ed evoluzioni di retailers, brand, manufacturer e consumatori all’interno delle categorie stesse.