Pet Monitor 2025 è un sondaggio esclusivo di Pet Trend e Animalidacompagnia.it condotto sui proprietari di animali da compagnia e sui pet retailer italiani. L’obiettivo è quello di individuare, analizzare e monitorare nel tempo i trend che influenzano il presente e il futuro del mercato pet food, con l’intento di comprendere sia il punto di vista dei possessori di animali da compagnia sia quello di chi opera professionalmente ogni giorno in questo mercato.
In questa sede riportiamo in sintesi i risultati di questo sondaggio in modo da consentire una prima analisi dei dati raccolti. Pet Monitor 2025 è stato realizzato dalla rivista Pet Trend insieme al sito Animali da Compagnia.it in collaborazione con Marilena Colussi, direttrice ricerche di marketing e comunicazione.
Il punto di vista dei pet owner
L’indagine ha coinvolto n. 450 possessori, principalmente di cani e gatti (minoritariamente anche di altri animali da compagnia), rappresentativi a livello nazionale per distribuzione geografica ed età, effettuata via web tra la fine di dicembre e fine febbraio. Scopriamo i i principali risultati emersi da Pet Monitor 2025.
L’umanizzazione degli animali si conferma n tratto distintivo del rapporto umano-pet, con il 95,8% degli intervistati che considera il proprio animale membro effettivo della famiglia. Non a caso la relazione con il proprio pet viene inquadrata in modo netto e indiscutibile nella sfera dell’amore, con un ritorno molto positivo per il pet owner in termini di benessere, gioia, affettività, fiducia e gratitudine.
In questo senso possiamo dire che parlare di semplice ‘compagnia’ va bene in termini di categorizzazione, ma appare abbastanza limitativo se ci riferiamo a un’analisi del fenomeno nel suo complesso.
Pet Monitor 2025 ha preso in considerazione anche i canali di acquisto maggiormente utilizzati dai pet owner per rifornirsi degli alimenti necessari al sostentamento di quelli che vengono considerati a tutti gli effetti membri della famiglia: si ricorre a varie tipologie distributive.
Al primo posto, con il 65%, troviamo le catene di negozi specializzati (es. Arcaplanet, Isola dei Tesori ecc.), seguite dai negozi tradizionali specializzati (56%); mentre al terzo posto (44%) si collocano le insegne Gdo generaliste (supermercati, ipermercati, discount) seguite dalle Gdo specializzate nel settore Pet, come ad es. Pet Store Conad (28%). Il ruolo di internet è significativo: oltre 1/3 degli acquisti si svolgono on line (36% utilizza negozi online specializzati e il 28% e-commerce generalisti, tipo Amazon).
Il punto di vista dei negozianti specializzati
Per quanto riguarda i negozi specializzati, Pet Monitor 2025 ha raccolto le risposte di 50 retailer distribuiti in tutta Italia, rappresentativi di diversi format distributivi. L’indagine è stata effettuata via web tra gennaio e fine febbraio. Vediamo dunque quali sono i principali dati raccolti.
Nel mercato del pet food appare evidente una forte crescita di prodotti alimentari naturali e grain-free, con un’attenzione crescente per gli alimenti funzionali, in particolare supplements e superfood. Una tendenza che sottolinea una crescente attenzione alla salute degli animali, anche in via preventiva attraverso scelte nutrizionali mirate. Nell’ultimo anno si registra infatti un maggiore interesse per gli alimenti che apportano benefici specifici (es. digestione, articolazioni, pelo, intolleranze…) e snack funzionali.
A quest’ultimo proposito, la premialità acquista peso con interessanti comportamenti d’acquisto relativi a snack naturali e masticativi di alta qualità. Una particolare sensibilità viene segnalata anche con riferimento al tema della sostenibilità. Si riscontrano di conseguenza segnali positivi per gli alimenti certificati Green, sostenibili e, limitatamente, anche per i cibi biologici.
Per il 59% dei negozianti, i clienti stanno poi dando importanza a prodotti e marche eco-friendly: packaging green, produzioni attente alla sostenibilità, riduzione di sprechi e scarti. Parlando di canale specializzato, il servizio alla clientela è infine un argomento ineludibile: l’84% dei retailer considera il servizio clienti essenziale per la fidelizzazione e il successo commerciale e appare altresì chiaro che larga parte dei clienti (57%) si affidano ai consigli del retailer per scegliere i prodotti per i propri animali.
I supplements e i novel food: le risposte dei pet owner e dei negozianti
L’analisi del Pet Monitor 2025 mette in evidenza un contrasto interessante tra la percezione dei food supplements e quella dei novel food, sia dal punto di vista dei consumatori che dei retailer. Prendendo in considerazione i supplements, Il 41% dei pet owner conosce e acquista in generale prodotti che integrano l’alimentazione al fine di sostenere alcune funzioni dell’organismo mentre solo il 15% non ne ha mai sentito parlare. Il 52% degli intervistati ha un’opinione positiva dei supplements per i pet (cani e gatti), come del resto lo ha per l’alimentazione umana (50%).
Quanto alle intenzioni di acquisto, il 79% degli intervistati (tra ‘molto’ e ‘abbastanza favorevoli’) è disponibile a utilizzarli per i propri pet. Anche i retailer vedono i supplements in modo positivo sia per gli umani che, ancor più, per i pet: il 76% ne riconosce il valore e ne promuove l’uso, specialmente per il supporto al sistema immunitario e alle articolazioni dei pet.
Veniamo infine a una categoria di prodotti di cui si è molto parlato ma che, almeno in Italia, sembrano ancora poco conosciuti e apprezzati: i novel food, ossia gli alimenti a base di proteine di insetti. Solo il 6% dei pet owner li conosce mentre il 59% dichiara di non sapere cosa siano. Il 35% ne ha sentito parlare, di cui però il 20% non è interessato e il 15% non ha le idee chiare.
La disponibilità a provarli per l’alimentazione dei pet (cani/gatti), è bassa anche se il 45%, dunque poco meno della metà, dichiara che potrebbe prenderli in considerazione (tra ‘molto’ e ‘abbastanza disposti’) e il 15% ha un’opinione positiva al riguardo.
Anche tra i negozianti emerge per il novel food un evidente scetticismo, anche se si osservano maggiori aperture e spaccature: il 49% ha opinioni negative riguardo all’alimentazione umana e il 34% per l’alimentazione pet. Il 38% presenta invece un’opinione positiva.
I supplements sono quindi una realtà consolidata: godono di una diffusa considerazione e sono destinati a rafforzarsi ulteriormente su mercato, una realtà consolidata, con ampie possibilità di crescita grazie alla fiducia dei consumatori e al supporto dei veterinari. Al contrario, i novel food presentano ancora ostacoli legati alla scarsa conoscenza e alla diffidenza culturale: una loro maggiore diffusione richiederebbe investimenti in comunicazione e formazione, sia per i proprietari che per i retailer, oltre allo sviluppo di strategie di sampling e test di mercato per facilitarne l’approccio iniziale.
La tavola rotonda
Nella giornata inaugurale di Zoomark 2025, sono stati presentati gli insight emersi dal sondaggio con a seguire una tavola rotonda sul tema dei supplements. Grazie all’intervento di tre esperti del settore, si è chiarito cosa rappresentano attualmente questi prodotti per il benessere animale e quali potenzialità possono esprimere in futuro.
“Cosa sono i supplements? Partiamo dalle denominazioni per poi passare alle definizioni. Molti li chiamano integratori, alcuni ‘supplements’, altri nutraceutici; in realtà per definizione ministeriale dovremmo definirli o mangimi complementari o mangimi con particolari fini nutrizionali (detti anche dietetici o PARNUT)”, ha dichiarato Patrizia Sica, Medico Veterinario, Animal Health&Petfood Petcare Companies Marketing Specialist.
“Vista la crescente attenzione nei confronti degli animali da compagnia, il nostro mercato presenta ancora molte potenzialità. In questo contesto, Conad, insegna della Gdo che opera anche nel canale specializzato con i propri negozi PetStore, ha l’opportunità di spostare gli acquisti dal Grocery verso lo specializzato. Una caratteristica questa che ci consente di promuovere un maggiore benessere degli animali attraverso la vendita di prodotti e servizi ancora più mirati, in quanto studiati in base alle esigenze dei singoli soggetti”, ha dichiarato Vincenzo Francioso, Responsabile Concept PetStore di Conad.
“Come professionista che da oltre vent’anni vive l’evoluzione del pet food online e in store, nei dati di Pet Monitor 2025 leggo un campanello d’allarme ma anche una grande leva di crescita. I novel food a base di insetti restano ai margini perché mancano cultura e rassicurazioni, mentre i supplements – già scelti dal 76 % dei retailer e dall’80 % dei pet owner in Italia – dimostrano che il consumatore premia ciò che migliora davvero la salute del suo animale”, ha dichiarato Silvia Bosio, Ecommerce & Digital Strategy, CEO PacoPetShop