Così come nell’uomo, anche tra cani e gatti si sta verificando un aumento della prevalenza di obesità e sovrappeso. Sia in Europa sia negli Stati Uniti, più del 50% dei cani e dei gatti adulti risulta avere un peso troppo alto. Le motivazioni sono numerose, ma tra le principali si annoverano lo stile di vita sedentario e le calorie in eccesso.
(qui i trend principali del 2023)
Sovrappeso che sorpresa
Spesso i proprietari non si rendono conto che i loro animali sono sovrappeso. Se viene chiesto loro di valutare la condizione corporea dei propri animali da compagnia, sostengono che siano assolutamente in forma. È il medico veterinario di riferimento, oppure qualche altra figura professionale (il toelettatore, l’istruttore cinofilo, ecc.) a far notare la problematica. E allora cosa bisogna fare? Urge un cambio di dieta. Una volta arrivati al pet shop, però, ci si trova davanti a una miriade di alimenti dedicati al controllo del peso. Quali sono le principali differenze tra le diverse tipologie e quali strategie favoriscono il dimagrimento?
Dieta specifica
La prima regola è operare una restrizione calorica, ovvero ridurre l’assunzione giornaliera di calorie. Teoricamente, potrebbe essere sufficiente ridurre il dosaggio dell’alimento che si sta già utilizzando. Questa soluzione, però, ha alcuni inconvenienti.
1) il rischio è che la richiesta di cibo diventi assilante rendendo le cose più complicate sia per il pet sia per i proprietari.
2) si rischia di non coprire più i fabbisogni minimi per quanto riguarda alcuni nutrienti e, se questa dieta viene mantenuta per periodi prolungati, si rischiano carenze nutrizionali. Meglio indirizzarsi su un alimento specifico. Permetterà di fornire una dose giornaliera maggiore, favorendo la sazietà dell’animale, e allo stesso tempo di ridurre l’apporto energetico e di soddisfare tutti i fabbisogni nutrizionali.
Gli alimenti “light”
Questa dicitura è normata: si può dichiarare un alimento “light” se esso ha una densità energetica ridotta almeno del 15% rispetto a un alimento di mantenimento comparabile (dello stesso marchio o di un altro). Si possono anche trovare claim più specifici, come “con meno grassi”: in questo caso, sono i soli grassi a dover essere ridotti del 15% rispetto ad un alimento standard, non necessariamente le calorie totali. In entrambi i casi si tratta più di alimenti di mantenimento.
Dieta veterinaria
Parliamo degli alimenti “dietetici per la riduzione dell’eccesso di peso corporeo”. Un alimento che presenta questa dicitura in etichetta è una dieta veterinaria. Il sovrappeso e l’obesità sono infatti delle vere e proprie patologie, e come tali vanno trattate. Rispetto al “light”, i criteri che questi alimenti devono soddisfare sono più stringenti. Sia per le diete secche sia per quelle umide per cane e gatto sono infatti fissati dei limiti massimi di densità energetica che non devono essere superati.
Densità energetica
La strategia più comune per abbassare la densità calorica di un alimento è quella di ridurre principalmente i grassi. Spesso vengono anche incrementate le fibre. Anche aumentare l’umidità dell’alimento, dove possibile, è un modo per ridurne la densità energetica.
Attenzione agli snack
Un errore comune nella gestione del sovrappeso è quello di sostituire l’alimento di base senza tenere conto degli snack che l’animale riceve durante il giorno. Non sono necessariamente da sospendere, ma vanno inseriti nel calcolo delle calorie giornaliere.