Natale, se il Black Friday ci mette lo zampino

Natale

La prossimità con il Natale lo trasforma spesso nel momento ideale per fare gli acquisti natalizi più costosi. Esteso negli ultimi anni a tutta la settimana, il Black Friday cade in genere nell’ultimo venerdì di novembre. Ed è l’occasione per i negozi e le catene di più grandi dimensioni per proporre sconti speciali e offerte straordinarie su tantissimi prodotti.

Natale ridimensionato

Può anche capitare che la festa più legata alla tradizione del regalo, il Natale appunto, venga messa in crisi, commercialmente parlando, da un’iniziativa molto aggressiva e di successo come il Black Friday. Le conseguenze non sempre sono positive per i negozi più piccoli.

La battuta di cassa

“Crediamo che l’importanza commerciale del Natale sia stata offuscata negli ultimi anni dal Black Friday. Che cade una decina di giorni prima dell’inizio del periodo natalizio, fatto di aperture domenicali, allestimenti a tema e proposte di regali anche per gli animali”. Spiega Leo Pogliano di Paco Happy Pets di Torino. “Fino a qualche anno fa la clientela aspettava i giorni a ridosso delle feste per pensare anche a un regalo per i pet di famiglia. Come per esempio una cuccia nuova, quindi con una battuta di cassa abbastanza alta. Oggi, arrivati nei giorni che precedono le feste, si acquistano soltanto piccoli giochi o snack con confezioni natalizie”.

Insegna storica

Precedentemente noto come PacoPetShop, oggi divenuto Paco Happy Pets, il negozio è un’insegna storica nella realtà torinese. “Come brand sul mercato dal 2002, abbiamo visto passare tante tendenze e tante mode, compresa quella del declino delle feste tradizionali”.

Esposizione speciale

Seguendo questa tendenza, a Paco Happy Pets hanno deciso di proporre un’ampia varietà di piccole e medie composizioni di snack e leccornie. “Sia per cani che gatti, anche accompagnati da un gioco o un gadget. In questo modo i pet parent soddisfano il desiderio di fare un regalo con un budget contenuto e il negozio sfrutta al meglio la disponibilità di spesa rimasta al consumatore”.