Un sogno divenuto realtà. Martedì 14 ottobre ha ufficialmente aperto il Centro Privato di Formazione Professionale Agropastorale di Niéssega, in Burkina Faso, un progetto umanitario fortemente voluto e sostenuto da Zoodiaco, in collaborazione con l’Associazione Epsilon ETS e l’ONG AOREP Africa & Medioriente.
Dopo due anni di lavori complessi, rallentati dall’instabilità politica del Paese, la scuola ha finalmente aperto le sue porte a giovani studenti tra i 14 e i 18 anni, offrendo loro un’opportunità unica: quella di costruirsi un futuro attraverso l’istruzione e la formazione professionale. Il percorso formativo, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione locale, consentirà di conseguire un brevetto agropastorale spendibile nel mondo del lavoro.
Un’opportunità per tutta la comunità
Il nuovo Centro si trova nel villaggio di Niéssega, nella provincia di Zandoma, una delle più povere della regione nord-occidentale del Burkina Faso, Paese tra i più disagiati del mondo. La scuola si compone di tre aule, un magazzino, uffici, un recinto per gli animali, servizi igienici, una casa per il guardiano e un pozzo per l’approvvigionamento idrico: una vera oasi di speranza in un contesto difficile, colpito da instabilità politica, povertà estrema, malnutrizione e disoccupazione giovanile dilagante.
L’obiettivo è formare ragazzi e ragazze fornendo competenze tecniche in ambito agricolo e zootecnico, promuovendo così l’autosufficienza alimentare, la riduzione della disoccupazione, il contenimento della delinquenza minorile e soprattutto l’empowerment femminile.
L’impegno di Zoodiaco: imparare a “fare” per costruire il domani
Da sempre attenta al benessere animale e alla responsabilità sociale, Zoodiaco ha scelto di investire in questo progetto con una visione concreta e profonda: offrire strumenti reali di crescita alle nuove generazioni.
“Aiutare i più deboli mettendoli nelle condizioni di imparare a fare è da sempre uno dei sogni dei nostri fondatori – commenta Mauro Vitali – presidente Zoodiaco –. Oggi, grazie a questo progetto, quel sogno si è trasformato in una scuola che guarda al futuro di un’intera comunità”.
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