Caldo estivo: gli animali da compagnia soffrono più degli umani

L’ondata di caldo che sta attraversando la nostra penisola per il momento non accenna ad attenuarsi: 18 città italiane rimangono in allerta e oggi hanno ancora il bollino rosso.

Un clima che preoccupa anche gli amanti degli animali: secondo un sondaggio realizzato dalla testata di marketing e comunicazione Spot and Web su un panelist di circa 2.000 possessori di pet in Italia, il 50% degli interpellati ritiene che gli animali domestici soffrano il caldo più degli esseri umani.

Per il campione ciò riguarda in primis i cani (60%), sia perché hanno il pelo, sia perché passano più tempo all’aria aperta. “Il caldo opprimente non colpisce solo gli umani, ma anche i loro migliori amici animali: i cani più anziani, obesi e con patologia pregresse sono quelli più a rischio con queste temperature”, ha dichiarato Franco Morando, membro del board di Morando SpA, azienda leader nel settore petfood in Italia, commentando i dati del sondaggio.

Ma ora vediamo quali sono le 10 regole da seguire per permettere a fido di resistere alle temperature sopra la media stagionale. Secondo l’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) tra i principi fondamentali per un’estate pet-friendly c’è prima di tutto evitare di fare le passeggiate nelle ore più calde (1) e non tenere il proprio animale chiuso in macchina (2) mentre si fa una qualsiasi attività quotidiana visto che l’abitacolo può raggiungere in pochi minuti la temperatura di 50°.

La distrazione è sempre dietro l’angolo e il caldo degli ultimi giorni potrebbe risultare fatale; allo stesso tempo occorre assicurarsi che il cane rimanga idratato adeguatamente bevendo acqua fresca e pulita, accertandosi che la ciotola sia sempre piena e anche incitandolo personalmente nel corso della giornata tramite giochi e con frequenza maggiore rispetto alle altre stagioni (3).

Per tutti i possessori di cani un accorgimento in più: anche loro si possono scottare ed è quindi necessario applicare la crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie (4).

L’Enpa non sottovaluta l’alimentazione: per questa stagione vanno scelti preferibilmente cibi facili da digerire evitando di lasciare residui nelle ciotole (5). Pure la zona in cui il cane trascorrerà le proprie giornate in casa è importante: crearne una all’ombra, refrigerante, dove l’animale può decidere di andare in caso soffra il caldo eccessivo è importante e in casi estremi si consiglia l’utilizzo di ombrelloni e, se lo spazio lo permette, di gazebo (6).

Massima attenzione anche ai parassiti, che possono essere letali e causare malattie come la leshmaniosi, prevenendo tramite punture e antiparassitari (7). Si potrebbe addirittura arrivare ad acquistare una piccola piscina con giochi, nel caso che al pet piaccia nuotare: un modo innovativo per divertire e rinfrescare il pelo allo stesso tempo, ma è necessaria una manutenzione adeguata cambiando l’acqua regolarmente (8).

Dopo aver fatto il bagno si auspica che i padroni asciughino completamente il proprio animale affinchè non rimanga umidiccio a fine giornata (9). Infine, occorre spuntare al più presto il pelo, soprattutto se molto folto, per garantire un immediato sollievo in questi giorni di calore estremo (10).

“Con queste temperature così elevate, è assolutamente importante seguire gli accorgimenti promossi dall’ENPA con i nostri amici animali. Il caldo così opprimente non colpisce solo noi umani; in particolare, i cani più anziani, obesi o con patologie pregresse, sono più a rischio quando le temperature diventano roventi. Suggeriamo di mantenere una buona termoregolazione soprattutto nei cani evitando di rasare completamente l’animale perché la pelliccia, se ben curata, è un isolante termico naturale che protegge dal caldo e dal sole diretto; nei gatti è consigliato rinfrescare la testa con dell’acqua fresca facendo attenzione a non bagnare le orecchie. Per entrambi gli animali è suggerito l’utilizzo di un panno umido, non ghiacciato, e di attivare un ventilatore nelle vicinanze. Circa l’alimentazione, soprattutto nel caso in cui l’animale tenda a bere di meno, è utile somministrare più cibo umido ma sempre senza superare il fabbisogno nutrizionale giornaliero, abitualmente consigliato”, ha dichiarato Franco Morando, membro del board di Morando SpA, storico leader nel settore petfood in Italia.