Animali in viaggio, ma sempre in regola

Animali in viaggio

Occorre tenere bene a mente qualche piccola regola per evitare sgradevoli incidenti di percorso con gli animali in viaggio. Non bisogna mai dimenticare che secondo la legge il proprietario è penalmente e civilmente responsabile. Dei danni o lesioni a persone, animali o cose eventualmente provocati dal proprio animale. Sicché massima attenzione e vigilanza, soprattutto in contesti, come alberghi, casa vacanze, campeggi. Ovunque ci sia stretta convivenza con altre persone e animali.

Sicurezza e riposo

In primo luogo, gli animali in viaggio non dovranno mai essere lasciati liberi senza controllo. All’interno delle parti comuni di una qualunque struttura ricettiva, dunque, guinzaglio non più lungo di 1,50 m. È quanto stabilisce il Regolamento di Polizia veterinaria e l’Ordinanza Ministeriale 3 marzo 2009, integrata successivamente nell’Ordinanza del 6 agosto 2013. Quando occorre, va fatta indossare anche la museruola. Ricordiamo poi che l’art. 659 del codice penale punisce anche coloro che disturbino il riposo o le occupazioni delle persone. Come? “suscitando o non impedendo strepiti di animali”. Una norma da tenere in particolare considerazione quando ci si trova in vacanza. Dato che in luoghi destinati alla villeggiatura e al riposo bisogna aspettarsi una scarsa tolleranza verso coloro che turbano la quiete.

Animali in viaggio e regoleDestinazioni estere

Regole e cautele a parte, il Belpaese è considerato particolarmente benevolo nell’accoglienza degli animali in viaggio. Ma come prepararsi per una vacanza oltreconfine? Se si pianifica un soggiorno all’estero, valgono queste direttive generali, a grandi linee valide in ogni contesto geografico. Saranno più o meno rigide a seconda della destinazione. Ci sarà solo qualche semplice regola burocratica in più da mettere in conto. Con qualche adempimento ulteriore soltanto se la vacanza si svolgerà in Paesi fuori dall’Unione Europea.

Europa

In Europa gli animali in viaggio non dovranno però essere più di cinque. Dovranno essere munite di un apposito Passaporto per animali, rilasciato dal Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria locale. Sarà inoltre necessario, se ci si reca fuori dall’Italia, effettuare la vaccinazione antirabbica, da rinnovarsi ogni anno. Nel caso in cui si decida di soggiornare in determinati Paesi (Finlandia, Irlanda, Malta, Norvegia e Irlanda del Nord) occorrerà eseguire anche il trattamento contro la tenia.

Animali in viaggioExtra Ue

Per nazioni Extra Ue è sempre buona norma informarsi volta per volta presso le AUSL o i consolati competenti circa l’esistenza di eventuali discipline particolari o restrizioni aggiuntive. Si badi, per esempio, che alcune nazioni extraeuropee richiedono un prelievo del sangue per lo screening anticorpale della rabbia. Mentre altri paesi, ad esempio la Norvegia, inibiscono l’ingresso di cani di determinate razze (Dogo argentino, Pitbull ecc.). Fatte tutte queste verifiche, gli animali in viaggio posso raggiungere quasi qualunque meta. Le strutture disponibili ad accogliere gli animali da compagnia (con il rispetto di qualche regola e previo il pagamento di piccoli supplementi) sono ormai sempre più numerose in tutto il mondo.